2010/09/23

Firefighters for 9/11 Truth: se i pompieri sostengono il complotto

di Paolo Attivissimo, con il contributo di Brain_Use e Hammer. L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.

Fra le tante associazioni che si autodefiniscono "for 9/11 truth", ossia alla ricerca della verità sull'11 settembre, ne spicca una in particolare: quella dei vigili del fuoco, Firefighters for 9/11 Truth.

A prima vista l'esistenza di un'associazione di pompieri che sostiene le tesi di complotto sembra una prova schiacciante che c'è qualcosa che non va nella ricostruzione comunemente accettata degli eventi. Chi meglio dei vigili del fuoco può sapere se i crolli delle Torri Gemelle furono causati dalle esplosioni di una demolizione controllata o dal cedimento strutturale dovuto all'effetto combinato di impatti e incendi?

Ma come sempre, quando c'è di mezzo l'11 settembre, fermarsi alla prima impressione rischia di essere ingannevole. Infatti su Firefighters for 9/11 Truth, invece di pareri autorevoli e competenti e analisi tecniche sui crolli delle Torri Gemelle e del WTC7 e sull'attacco al Pentagono, troviamo soltanto dichiarazioni tecnicamente insensate e palesemente antisemite.

Per esempio, la pagina principale del sito dell'associazione presenta questa dichiarazione sotto il titolo "What is the evidence?" ("quali sono le prove?"):

We are asked to believe that on that day three structural steel buildings, which have never before in history collapsed because of fire, fell neatly into their basements at the speed of gravity, their concrete reduced to dust. We are asked to believe that jet fuel (kerosene) can melt steel. We are asked to believe that the most sophisticated air defense system in the world, that responded to sixty-eight emergencies in the year prior to 9-11 in less than twenty minutes allowed aircraft to wander about for up to an hour and a half. We are asked to believe that the steel and titanium components of an aircraft that supposedly hit the Pentagon “evaporated”. There is much, much more if anyone cares to look into it. Trade Tower #7 by itself is the “smoking gun”. Not hit by an aircraft, with only a few relatively small fires, it came down in a classic crimp and implosion, going straight into its basement, something only very precise demolition can accomplish, which takes days if not weeks to prepare. The 9-11 Commission didn’t even mention it, and F.E.M.A. actually stated they DIDN’T KNOW WHY IT COLLAPSED AND LEFT IT AT THAT.

Il repertorio è insomma quello standard del cospirazionismo: gli edifici in acciaio che non erano mai crollati prima per incendio (falso), il crollo a velocità di caduta libera (falso), la polverizzazione del cemento (smentita persino da Steven Jones), l'acciaio fuso dal kerosene (mai affermato dai rapporti tecnici), le 68 intercettazioni aeree completate con successo nell'anno precedente (non sul territorio USA, e i minuti non furono meno di 20), la "vaporizzazione" dell'aereo al Pentagono (mai affermata dai rapporti tecnici), gli incendi piccoli al WTC7 (falso), la mancata citazione del WTC7 da parte della Commissione (falso) e l'asserzione che la FEMA non sa perché il WTC7 crollò (vero, ma il NIST sì).

Questa dichiarazione è attribuita ad Anton Vodvarka, descritto come "Lt. FDNY (ret)". La sigla "FDNY" lo indica come membro dei vigili del fuoco di New York e quindi sembra indicare che Vodvarka abbia avuto esperienza diretta degli attentati di New York. Ma il nome Anton Vodvarka non compare nell'elenco dei vigili del fuoco presenti al World Trade Center l'11 settembre. La precisazione "ret." significa "in pensione", ma non specifica da quanto tempo Vodvarka ha cessato il servizio. Il sito di Firefighters for 9/11 Truth aggiunge che "Lt. Vodvarka served on FDNY Ladder Co 26, Rescue Co. 3, Rescue Co. 1, Engine Co. 92, Ladder 82 and Ladder 101. He was awarded the Merit Class 1 award, the Prentice Medal", ma non dice quando.

Il sito FDNY Rescue Company 3, che commemora gli otto vigili del fuoco della squadra periti nel WTC, indica che un Anton Vodvarka Jr. ricevette una medaglia nel 1969. Sembra quindi improbabile che Vodvarka (se si tratta della stessa persona) fosse in servizio attivo trentadue anni più tardi, nel 2001.

Di vera sostanza tecnica, insomma, non ce n'è. Anzi, bisogna chiedersi se i vigili del fuoco di New York che non hanno aderito a Firefighters for 9/11 Truth sono tutti stupidi per non essersi accorti di queste "prove" o se sono addirittura omertosi, come dichiarò Jason Bermas (Loose Change). I pompieri che erano lì e che hanno visto morire i propri compagni non hanno dubbi sulla natura degli attentati e sulla dinamica dei crolli. Ce li ha solo chi non era lì. Non sembra un caso.

Non solo: aderire a Firefighters for 9/11 Truth ed entrare nell'elenco pubblico dei sottoscrittori è incredibilmente facile. Tant'è vero che Undicisettembre è riuscita a iscriversi nell'elenco con vari nominativi totalmente inventati (che non riveliamo). Il sottoscritto, per esempio, è nell'elenco dei sottoscrittori (sia pure negli "altri sottoscrittori") addirittura con nome e cognome e con la qualifica di appartenenza ai Vigili di Vattelapesca.



C'è di peggio. Se si va a sfogliare le dichiarazioni dei sottoscrittori di Firefighters for 9/11 Truth, emergono soltanto asserzioni generiche, parole di solidarietà, lamentele geopolitiche e anche una dichiarazione inquietante.

Alexus Montraeus, Retired 15+ Years
"Find the truth. It was the jews."


"Sono stati gli ebrei". Questa dichiarazione lapidaria, da sola, è un macigno che affonda ogni credibilità di questa sedicente associazione di vigili del fuoco che brilla per l'assenza eloquente dei pompieri che l'11/9 erano alle Torri Gemelle e al Pentagono.