2006/07/08

Quello strano fenomeno chiamato "left gatekeepers"

di mother

Un fenomeno tutto interno al mondo complottista che meriterebbe più attenzione è il caso dei Left Gatekeeper. Il fenomeno Left gatekepper è complottismo nei confronti dei complottisti... è l'apoteosi del dubbio (o della paranoia)... è un modo per allontanare i titubanti e rinsaldare le teorie complottiste.

Consiste in questo: un sito, Leftgatekeepers.com (Registrant Contact Name: Shiu Hung, secondo whois) che può essere semplicemente riassunto con questa immagine.

Abbiamo quindi l'indicazione non comprovata da nessuna prova (gli articoli internet costituiscono prova fino ad un certo punto) di movimenti monetari e finanziari attraverso fondazioni varie fino ai left gatekeeper, ovvero persone situate in ben determinate trasmissioni.

Secondo i detrattori del left gatekepeer tali individui pagati attraverso le free foundation da gruppi di politici, fra cui Bush non può che farla da padrone, sostengono la causa delle anomalie del 9/11, della ricerca della verità, ma in realtà lo fanno solo come elemento di facciata per nascondere tutto quello che non può essere gestito.

C’è in merito un lungo articolo di Mark Robinowitz (se ne trovano comunque molti altri).

Gli aspetti più importanti da prendere in considerazione su questo argomento sono:

1) il fondamentale connubio politica - tesi del 9/11 sostenuta sia ufficiale che complottista

2) il legame secondo l'immagine proposta di molti personaggi al mondo Soros, già rinomato per i finanziamenti a indimedia ed ai giornalisti che vi partecipano sempre pagati dal plurimiliardario

3) l'associazione erronea di Bush a Soros, che persa la campagna elettorale qualche anno fa aveva affermato di voler annientare l'oppositore repubblicano

A dire il vero chi avvicina Bush a Soros è anche LaRousse, parlamentare americano di estrema sinistra ostile a tutto ciò che milita fra centrosinistra e centro destra americano che guarda caso si distingue per teoria complottista sul 911, su Soros, su Bush e sull'assassinio a Diana Spencer in un'esaltazione di teorie politche di riforma del sistema monetario internazionale.

4) la totale sconnessione fra le azioni reali di tali soggetti e i presunti contatti.

Gli esempi si sprecano: si va dal Noam Chomsky viaggiatore che va a parlare con il gruppo degli Hezbollah e fu uno dei primi a richiedere una diversa verità per il 9/11, alla vicinanza della fondazione MacArthur al gruppo dei democratici (indiscussa), alla trasmissione Democracy Now che spesso ha criticato in vario modo l'amministrazione americana odierna... spesso ospitando Soros stesso, alla televisione via internet Deep Dish che si contraddistingue per strani collegamenti con la questione fosforo bianco di Fallujah e che sostiene il movimento noglobal (o come lo vogliate chiamare... di fatto il movimento politico che più ne ha tratto beneficio dalle tesi alternative del 9/11).

5) la situazione psicologicamente controversa che viene a crearsi per cui se non sostieni la tesi complottista o sei un pro Bush o sei un infiltrato di Bush.

6) Un dubbio può nascere a riguardo, che in realtà la teoria dei left gatekepeer sia stata creata ad arte da semisconosciuti giornalisti favorevoli in realtà all'amministrazione Bush per mettere in luce il più grande pregiudizio di ogni stampa liberale, ovvero che non sia liberale che abbia legami con la politica monetari o di fede politica del giornalista. In questo caso quindi l'aver avvicinato fondazioni prodemocratici a Bush repubblicano sarebbe erroneo, sarebbe utile a smuovere i pregiudizi di chi crede al 9/11 per pregiudizi, confonderebbe parecchi proprio con lo stesso modo di agire utilizzato finora nelle teorie complottiste.

Tutto ciò serve ad uno scopo: sostenere l'idea del New World Order... in altre parole che esiste un megacomplotto governativo che non si fa scrupoli a fare determinate azioni... come distruggere due sue torri pur di perseguire la propria politica.

In questo modo chi crede a quanto proferito comincia a far parte di un movimento che persegue un nuovo mondo...un new world order (basato su determinati ideali politici)....contro il quale lottare per sostenere il proprio modello vedi Seattle, Genova, Atene...

Per me ciò rende tutto ancora più ambiguo e da alla questione 11 settembre una connotazione politica che non può far altro che rovinare la vera ricerca della verità trasformando la questione in un dibattito senza fine che ad ogni campagna elettorale americana verrà utilizzato per affossare l'avversario.

Con questo post non affermo ciò che è vero e ciò che non lo è. Semplicemente vi faccio notare a che punto è la discussione sul 911 secondo certi filoni americani (curioso, Meyssan ha fondato il più grosso gruppo di collettivi a Parigi, Mazzucco invece organizza un altro collettivo che ruota intorno a disinformazione.it o .net nexusitalia.net arcoiris e luogocomune.net.... insomma tutto il mondo è paese).

1 commento:

Paolo Attivissimo ha detto...

Molto interessante, ennesimo esempio di paranoia montante. Ho sistemato qualche refuso.