2008/04/26

Odissea Nada/1: Executive Order e "liste Bush"

di mother

A seguito degli attentati dell'11 settembre 2001, il governo americano prese una serie di provvedimenti per impedire il ripetersi di tali atti. Fra i vari provvedimenti adottati, alcuni più discussi, altri meno, può essere interessante vedere quelli che vertevano su sanzioni economiche e blocchi patrimoniali: gli Executive Order (già discussi qui), visibili sul sito del Tesoro USA (le sanzioni applicate verso gruppi terroristici).

Dal Terrorist Assets Report 2001 vediamo che:

The U.S. Government has used economic sanctions as a tool against international terrorist organizations since 1995, marking a significant departure from the traditional use of sanctions against hostile countries or regimes. Following the events of September 11, 2001, President Bush issued Executive Order 13224, significantly expanding the scope of U.S. sanctions against international terrorists and terrorist organizations. The combination of innovative programs targeting international terrorist organizations with those targeting terrorist-supporting governments represents a wideranging assault on international terrorism, its supporters and financiers.
...
On September 23, 2001, President Bush declared a national emergency pursuant to the International Emergency Economic Powers Act, 50 U.S.C. §§ 1701- 1706 (“IEEPA”), and other authorities in Executive Order 13224 (EO 13224) (Tab 1), "Blocking Property and Prohibiting Transactions With Persons Who Commit, Threaten to Commit, or Support Terrorism." EO 13224 was issued in response to the grave acts of terrorism and threats of terrorism committed by foreign terrorists, including the terrorist acts committed on September 11, 2001 in New York and Pennsylvania and against the Pentagon, and the continuing and immediate threat of future attacks on U.S. nationals and the United States. The terrorist acts of September 11, 2001, were also recognized and condemned in United Nations Security Council Resolution 1368 of September 12, 2001. EO 13224 imposes economic sanctions on persons who commit, threaten to commit, or support certain acts of terrorism. It prohibits transfers, including donations of funds, goods, or services to any organizations or individuals designated under its authority, and it blocks all property in the United States or within the possession or control of a U.S. person in which there is an interest of any designated person. President Bush identified, in the Annex to EO 13224, 12 individuals and 15 entities whose assets are blocked (Tab 1). Additional individuals and entities have subsequently been designated by the Secretary of State and the Secretary of the Treasury.

A seguito degli attentati dell'11 settembre, il presidente Bush, con l'Executive Order 13224, estese le sanzioni contro le organizzazioni terroristiche e i terroristi internazionali (azioni non più solo verso gli stati, ma anche contro le organizzazioni non statali e contro singoli individui).

Tali atti vengono condivisi con la comunità internazionale, e ogni singola nazione può decidere se adottare le sanzioni espresse negli Executive Order o meno. Biunivocamente, singole nazioni della comunità europea possono proporre propri nominativi di organizzazioni, stati o persone coinvolte nel terrorismo, i quali possono essere adottati dagli Executive Order.

In campo europeo le liste che raccolgono i nominativi delle persone, organizzazioni e stati legate al terrorismo per cui vengono indette sanzioni economiche vengono chiamate in genere "liste Bush". Executive Order e "liste Bush", ovviamente, devono essere conosciuti ed applicati dalle banche, di qualsiasi natura esse siano, nel rispettivo territorio di appartenenza, a pena di gravi sanzioni nel caso di mancato rispetto.

Per capire cosa siano queste liste si può leggere qui:

Lotta contro il finanziamento del terrorismo

Dall’epoca della sua adesione all’ONU, la Svizzera è obbligata in virtù del diritto internazionale ad attuare le misure coercitive non militari decretate dal Consiglio di sicurezza dell’ONU. Le misure coercitive per l’applicazione delle sanzioni dell’ONU (Nazioni Unite), dell’OSCE (Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa) o dell’UE sono emanate sotto forma di ordinanze del Consiglio federale e poggiano sulla legge federale sull’applicazione di sanzioni internazionali (legge sugli embarghi, RS 946.231).

Le liste di persone, organizzazioni e gruppi colpiti dalle sanzioni sono di norma riprese in allegato alle corrispondenti ordinanze del Consiglio federale. Il Segretariato di Stato dell’economia (seco) del Dipartimento federale dell’economia è l’autorità competente per l’esecuzione di simili ordinanze.

Gli intermediari finanziari hanno l’obbligo di informarsi costantemente sulle sanzioni vigenti e di applicare tempestivamente le misure coercitive e gli obblighi di comunicazione.

Attualmente sono in vigore sanzioni nei confronti delle persone e organizzazioni legate a Osama bin Laden, al gruppo «Al-Qaïda» o ai Taliban; ....

Provvedimenti nell’ambito della lotta contro il finanziamento del terrorismo

1. Risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell’ONU e liste nominative dell’ONU. Già nell’ottobre del 1999 il Consiglio di sicurezza dell’ONU – per il tramite della sua risoluzione n. 1267 – aveva disposto sanzioni economiche nei confronti del regime dei Taliban in Afganistan perché tale regime accettava attività terroristiche. In passato questa risoluzione ha subito diverse modifiche. Attualmente le sanzioni non sono più dirette contro i Taliban in quanto gruppo e l’Afganistan, bensì contro determinate persone fisiche e giuridiche nonché organizzazioni legate a Osama bin Laden, il gruppo «Al-Qaïda» o i Taliban...Nel settembre del 2001 il Consiglio di sicurezza dell’ONU ha adottato un’ampia risoluzione per la lotta contro il terrorismo, ossia la risoluzione n. 1373, che impone agli Stati di applicare determinati provvedimenti, tra l’altro il blocco dei valori patrimoniali.

La risoluzione in questione non è diretta contro un preciso regime, bensì contro il terrorismo in genere. Ogni Stato è libero di allestire le proprie liste. L’applicazione di queste liste nominative nazionali può essere decisa dagli altri Stati su base volontaria....Gli USA trasmettono le proprie liste agli altri Stati, invitandoli a riprendere come terroristiche le designazioni di persone e organizzazioni e quindi ad adottare nei loro confronti provvedimenti ai sensi della risoluzione dell’ONU, segnatamente il blocco dei valori patrimoniali. Le liste trasmesse dagli USA sono denominate «liste Bush», dato che poggiano su un decreto del presidente Bush (Executive Order 13224 del 23 settembre 2001).

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Le "liste Bush" sono disponibili nella confederazione svizzera a questo indirizzo. Possono essere viste anche qui (ASG, chi siamo). Anche il Liechtenstein le ha adottate.

Come primo esempio, possiamo vedere che le "liste Bush", sin dal primo numero in data di pubblicazione 24-09-2001, indicano Osama Bin Laden (Usama Bin Laden) implicato con il terrorismo e da perseguire con restrizioni economiche applicate nei suoi riguardi. Tuttavia la collaborazione fra nazioni in campo economico per combattere il terrorismo inizia proprio a seguito degli attentati dell'11 settembre 2001 in America.

Infatti non esistono "liste Bush" precedenti gli attentati, sebbene esistessero già degli Executive Order che condannavano le azioni di paesi che appoggiavano Usama Bin Laden. Il 20 agosto 1998, Bill Clinton, nell'EO13099, aggiunse all'EO12947 altre tre persone in correlazione alle sanzioni contro la distruzione della pace in Medio Oriente.

On August 20, 1998, President Clinton issued Executive Order 13099, "Prohibiting Transactions With Terrorists Who Threaten To Disrupt the Middle East Peace Process" (Tab 6) to amend Executive Order 12947 by adding three individuals and one organization to the Annex of EO 12947:
Usama bin Muhammad bin Awad bin Ladin Islamic Army (a.k.a. Al-Qaida)
Abu Hafs al-Masri
...

Fra questi ci sono Osama bin Laden e Al-Masri (attentati di Madrid dell'11 marzo 2004 e di Londra del 7 luglio 2005). Inoltre riguardo ai Talebani:

Executive Order 13129 (EO13129) (Tab 9), effective July 6, 1999, imposes trade sanctions and blocks property and interests in property of the Taliban, persons owned or controlled by, or acting for or on behalf of the Taliban, or those providing financial, material, or technological support for, or services in support of, the foregoing, if those assets are in the United States, come within the United States, or are within the possession or control of U.S. persons. Blocked Taliban assets are included in this report because EO 13129 was issued in response to the use of territory under the control of the Taliban by terrorist Usama bin Ladin and a foreign terrorist organization, al Qa’ida, as a safe-haven and base of operations.

[continua con l'embargo sul commercio d'armi in Iran, Iraq, Cuba, Siria, Sudan, Corea del Nord, ecc...]

L'EO13129 di luglio 1999, emanato da Clinton, impone sanzioni economiche verso i Talebani, poiché questi ospitano nei loro territori Osama Bin Laden e organizzazioni terroristiche come al Qa'ida.

Qualche esempio di come sia ampio il campo d'azione degli Executive Order / "liste Bush" e non ristretto al solo terrorismo di al Qaeda si può rilevare dall'inserimento di decine e decine di altri soggetti ed organizzazioni discutibili nelle liste. Assieme a questi nominativi vi sono anche l'Abu Sayaff group (pressoché sconosciuto nel nostro paese, perché operante dall'altra parte del mondo, ma forse uno dei più sanguinari gruppi terroristici mai esistiti) e il GIA Armed Islamic Group.

Si lamenta dell'Executive Order 13224 del 23 settembre 2001 anche il sito pro forze libanesi per l'inserimento nella lista della TV araba al-Manar, emittente oscurata anche in Europa a causa della sua inclinazione a trasmettere i video di propaganda dei terroristi (esempio 1, esempio 2).

The U.S. Department of the Treasury today designated pursuant to Executive Order 13224 al Manar, a satellite television operation owned or controlled by the Iran-funded Hizballah terrorist network. Additionally designated today were al Nour Radio and the Lebanese Media Group, the parent company to both al Manar and al Nour Radio.

Un altro riferimento viene fatto in questo post, in cui si fa notare come nelle "liste Bush" gli Hizbullah (o Hezbollah) vengano riconosciuti come una delle maggiori organizzazione dedite alla produzione di dollari falsi come forma di autofinanziamento ,con tanto di video della NBC a dimostrazione, tanto da risultare inserite fra i gruppi terroristici da perseguire.

One of the most prominent and influential members of the Hizballah terrorist organization, along with two of his companies, was designated by the Treasury Department today under Executive Order 13224. Assad Ahmad Barakat has close ties with Hizballah leadership and has worked closely with numerous Islamic extremists and suspected Hizballah associates in South America's tri-border area (TBA), made up of Brazil, Paraguay and Argentina. . . . Barakat has also been involved in a counterfeiting ring that distributes fake U.S. dollars and generates cash to fund Hizballah operations. As of early 2001, Barakat was one of two individuals reportedly in charge of distribution and sale of the counterfeit currency in the TBA.

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A riferimento di quella vicenda che coinvolse gli Hezbollah c'è anche questo articolo.

Nelle "liste Bush" vediamo comparire fra gli altri nomi quello di Muhammed Daki (lista 46 del 11-10-2003). Inoltre Cooperativeresearch ricorda come sia emersa la vicinanza fra Muhammed Daki e Ramzi Bin al-Shibh nella cellula di Amburgo.

Records indicate that would-be hijacker Ramzi Bin al-Shibh lives at the same Hamburg, Germany, address as a Moroccan named Mohamed Daki during this time. Daki will be arrested in April 2003, and will admit to knowing bin al-Shibh and some others in the Hamburg cell. In April 1999 Daki will obtain a visa to travel to the US, but it is not known if he goes there. It is generally assumed by the press that the Hamburg cell keep themselves separate from other al-Qaeda cells in Europe. However, Daki is an expert document forger and a member of al-Qaeda’s Milan cell. There is considerable evidence that the Milan cell has foreknowledge of the 9/11 plot. The cell is under heavy surveillance by Italian intelligence before 9/11 (see August 12, 2000 and January 24, 2001), but apparently the connection between the Milan and Hamburg cells through Daki is not made. German authorities will interview him after 9/11, and he will admit ties to bin al-Shibh, but he will be let go, not investigated further, and not put on any watch lists. He will later come under investigation in Italy for recruiting fighters to combat the US in Iraq. He will finally be arrested and charged for that, but not for his 9/11 connections.

La "lista Bush" n° 53, la n°16 e la n°59 indicano i nomi proposti dall'Italia alla comunità internazionale.

La vicenda che riguarda Youssef M. Nada vede il coinvolgimento della banca islamica AlTaqwa di cui era a capo nella sede svizzera, inserita nella "lista Bush" n°4. Qui è disponibile il comunicato con cui si dà mandato al blocco finanziario dei beni appartenenti a persone coinvolte nel terrorismo internazionale.

Ufficio Italiano Cambi
Unione Europea
Nazioni Unite - Acts against terrorism
US Treasury - USA
Office of Foreign Assets Control - USA
Financial Action task Force - GAFI
Global Counter-Terrorism Strategy
Uniting against Terrorism
2005 World Summit

(continua)

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